Posts Taggati ‘illegittimità’

Tribunale del Lavoro di Firenze, sentenza n. 102 dell’01/2/2017 in merito all’IRAP

Il Giudice del Lavoro di Firenze, con una sentenza molto ben motivata, ha ribadito l’illegittimità della trattenuta IRAP sulla retribuzione dell’avvocato per compenso professionale.

Ma non solo. E’ stata evidenziata la differenza fra “incentivo” (riconosciuto ai tecnici), quale premio per una maggior produttività rispetto ai doveri propri dell’ufficio, e la natura retributiva del compenso professionale, che spetta PROPRIO per i doveri d’ufficio: “Il giudicante non ritiene che possa essere pertinente alla fattispecie in esame l’allegata pronuncia della Corte di Appello di Firenze sent. n. 1338/2013 relativa ad un istituto diverso da quello oggetto della causa, regolato dall’art. 18 L n. 109/94, del quale fruiscono altri dipendenti comunali (incentivo di progettazione dei dipendenti comunali tecnici che svolgono specifiche attività nelle opere pubbliche). (…) L’illegittimità del prelievo effettuato quale ritenuta diretta operata dall’amministrazione ai propri dipendenti, ha determinato la riduzione del compenso accessorio; il corrispondente credito ha natura retributiva ed è soggetto alla prescrizione quinquennale

TAR Sicilia, Palermo, sentenza n. 1361 del 23 marzo 2016

E’ stata dichiarata l’illegittimità del silenzio formatosi sull’istanza degli avvocati del Comune, volta ad ottenere l’approvazione del regolamento ex art. 9 d.l. n. 90 del 2014, nonché volta ad ottenere il pagamento dei compensi asseritamente spettanti. E’ poi stata condannata l’Amministrazione alla conclusione del procedimento con un provvedimento espresso.

TAR Puglia, sentenza n. 572 del 16 aprile 2015

Il TAR ha trasmesso gli atti alla Procura Regionale della Corte dei Conti presso la Regione Puglia al fine di verificare la sussistenza di danni arrecati al pubblico erario dalla determina del dirigente del servizio contenzioso del Comune, con cui, pur in presenza di un Servizio Autonomo Avvocatura Comunale, ha affidato ad un legale esterno la difesa nel presente giudizio.

TAR Basilicata, Potenza, sentenza n. 423 del 21 luglio 2011

Di rilievo la questione “badge”

Sostiene il TAR: “va rilevato che gli Avvocati di Ente Pubblico sono lavoratori dipendenti e professionisti, che hanno come unico ed esclusivo cliente l’Ente di appartenenza, in favore del quale espletano l’attività di rappresentanza e difesa in giudizio: attività che si esplica prevalentemente al di fuori dell’Ufficio Avvocatura comunale. Pertanto, tale attività non si presta ad essere monitorata con il cartellino
marcatempo e/o badge, anzi l’obbligo del cartellino marcatempo e/o della preventiva richiesta di autorizzazione al proprio Avvocato Dirigente ogni qualvolta risulta necessario l’espletamento di un’attività professionale all’esterno dell’Ufficio costituisce un defatigante adempimento, ostativo di un efficace ed ottimale svolgimento dell’attività professionale. Ma, poiché gli Avvocati degli Enti Pubblici, oltre che professionisti iscritti al Consiglio dell’Ordine degli Avvocati, sono anche dipendenti dell’Ente Pubblico di appartenenza, in favore del quale svolgono anche l’attività di consulenza, risulta necessario che venga garantita una loro presenza giornaliera e/o quotidiana negli Uffici del Comune ”

TAR Lazio, sentenza n. 6609 del 24 aprile 2013

La sentenza in rassegna ha riconosciuto nell’attribuzione di incarichi legali ad avvocati del libero foro (in presenza di avvocatura interna), un indice sintomatico della corruzione che ha portato a confermare il provvedimento di scioglimento del consiglio comunale. La presente sentenza è stata confermata dal Consiglio di Stato (in rassegna).