Consiglio di Stato, sent. 30 ottobre 2017 n. 4970 – Rilevazione delle presenze orarie degli avvocati comunali

La sentenza è scaricabile nella Sezione “documentazione”, cartella “Sentenze”, sottocartella “Badge”

Con una sentenza di 33 pagine, il Consiglio di Stato ha ritenuto per l’avvocato che “la rilevazione della sola presenza in servizio risulta compatibile con le pur evidenti peculiarità delle mansioni svolte dagli stessi. L’accertamento della presenza risulta necessario al fine dell’applicazione di istituti di generale applicazione per la totalità dei dipendenti, quali, ad esempio, quelli delle ferie annuali“.

Questo, in estrema sintesi, il principio sancito dalla sentenza  del Consiglio di Stato dello scorso 30 ottobre.
Nel caso di specie i professionisti dipendenti di un Comune chiedevano l’annullamento del Regolamento comunale sulla disciplina del servizio Avvocatura e dei compensi legali agli avvocati del Comune, anche nella parte in cui stabiliva che la presenza degli avvocati deve essere comunque attestata mediante i sistemi automatici della presenza.
Il Consiglio di Stato afferma invece la legittimità del Regolamento comunale, ritenendo “corretta l’istituzione di un sistema che consenta di verificare soltanto la presenza dell’avvocato in servizio in un certo giorno, senza vincoli di orario e tenendo conto dell’eventuale attività in giudizio o in altre sedi istituzionali. Rimane infatti in capo al Comune, nella sua autonomia organizzativa, il compito di adottare le modalità pratiche, anche di carattere informatico, idonee a conseguire il richiamato obiettivo”.

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